Coltivare erbe aromatiche e spezie
Dalla semina alla conservazione
23 maggio 2016
Coltivare le proprie erbe aromatiche e spezie è un attività estremamente soddisfacente, che consente di avere sempre scorte delle proprie erbe preferite, di provare varietà difficilmente reperibili, e di aromatizzare i propri piatti con prodotti biologici e sicuri.
Le erbe aromatiche e le spezie non hanno in genere bisogno di troppo terreno, e possono essere coltivate anche in spazi ristretti: pochi vasi sul davanzale di una finestra possono aggiungere alla vostra tavola aromi freschi, e arricchire la dispensa di erbe essiccate per i mesi freddi.
1. Progettazione
Soprattutto in caso di spazi limitati, è bene organizzarsi in anticipo su cosa coltivare, decidere quanto spazio dedicarvi e dove posizionarle: le erbe hanno comportamenti e esigenze anche molto differenti tra di loro, e un po' di pianificazione iniziale serve a non essere del tutto impreparati.
Innanzitutto scegliere quali piante coltivare, in base alle proprie esigenze familiari, allo spazio disponibile e al clima della regione in cui vivete. E' interessante sia confermare ogni anno erbe che si considerano immancabili dalla propria tavola, che sperimentare aromi nuovi, magari per preparare ricette esotiche altrimenti impossibili da realizzare.
Su Erbe in Cucina trovate informazioni sulla coltivazione di erbe e spezie note e meno note, con consigli dalla semina all'utilizzo in cucina: guardate la galleria fotografica di erbe e spezie, trovando idee e ricette per ogni pianta.
Sfogliate gli articoli:
Le erbe aromatiche in cucina
Le spezie in cucina
Con informazioni, ricette e consigli sull'utilizzo in cucina di numerose erbe e spezie, idee nuove e accostamenti azzeccati.
Per scegliere le erbe e le spezie da coltivare, consultate anche la serie di articoli Quali erbe per..., erbe e spezie consigliate per diverse categorie di alimenti: carne, pesce, formaggi, uova, cioccolato, verdure di stagione.
Per ogni pianta, cercate di prevedere il giusto spazio in base alla resa: un vasetto di timo o maggiorana possono produrre un barattolo di prodotto essiccato, più che sufficiente al consumo durante l'inverno successivo, mentre vorrete sicuramente dedicare più spazio al basilico, soprattutto se vi interessa produrre grandi quantità di pesto durante l'estate.
E' inoltre importante decidere la posizione: in genere le spezie che devono produrre i semi hanno bisogno di una esposizione soleggiata, erbe da essiccare come origano, timo e maggiorana temono gli ambienti umidi, mentre erbe fresche come basilico e prezzemolo gradiscono una esposizione non diretta ai raggi del sole, soprattutto in climi afosi.
Non dimenticate inoltre che tutte le piante che emettono un aroma gradevole sono particolarmente amate da api e farfalle, che attirate dal profumo e dai colori dei fiori possono impollinare di più anche degli ortaggi coltivati accanto. Leggete a tal proposito l'articolo sulle erbe aromatiche per attrarre gli insetti impollinatori, con idee su quali piante distribuire nell'orto o nel terrazzo per aumentare anche la resa degli ortaggi.
Trovate altri consigli sulla coltivazione di erbe e spezie a partire da una giusta progettazione nell'articolo Erbe aromatiche e ortaggi: coltivare senza sprechi.
2. Semina
La semina si effettua soprattutto in primavera, direttamente a dimora, o in tardo inverno in coltura protetta per alcuni tipi di erbe più delicati.
Attenzione perché molte erbe non gradiscono il trapianto, e la semina in coltura protetta non è consigliata.
La profondità della semina dipende dalla dimensione del seme: per semi spessi diversi millimetri creare piccoli buchi profondi almeno 1 cm, mentre per semi minuscoli è meglio seminare a spaglio. Basilico e altre Lamiaceae, famiglia cui appartengono anche tutte le varietà di menta, salvia, nepeta, monarda e numerose altre erbe aromatiche, si seminano con efficienza in coltura protetta, con i semi coperti da un velo sottile di terra.
Trovate informazioni sulle due tipologia di semina e indicazioni dettagliate su erbe e spezie specifiche nei due articoli:
Semina protetta di erbe aromatiche e spezie
Semina a dimora di erbe aromatiche e spezie
Per le erbe perenni degli anni precedenti, la primavera è il periodo del risveglio vegetativo: eliminare muschio, infestanti e parti secche di menta, erba cipollina, salvia, rosmarino.
Quando il clima lo consente, portare all'esterno eventuali contenitori che hanno passato l'inverno in coltura protetta.
Se non avete potato maggiorana, timo, citronella, liquirizia in autunno, procedete adesso, eliminando i rami secchi per dare più luce e vigore ai getti nuovi.
Attenzione, perché in primavera anche gli afidi si risvegliano, approfittando del clima tiepido e umido che prediligono. Le foglie tenere e la base degli steli sono le parti più colpite, e è bene non trascurare eventuali infestazioni, che potrebbero rapidamente propagarsi alle piante vicine.
3. Crescita
Nei mesi che precedono l'estate le giovani piante si sviluppano e crescono. In caso di coltura protetta è il momento del trapianto a dimora, da effettuare quando il tempo non ha più gelate.
Molte erbe danno già i primi raccolti di foglie fresche, che devono ovviamente essere limitati per non compromettere lo sviluppo della pianta: basilico, erba cipollina, levistico, prezzemolo e coriandolo possono già arricchire la vostra tavola.
Per idee sull'utilizzo delle erbe fresche, sfogliate tutte le ricette con le erbe aromatiche.
4. Fioritura
Durante la tarda primavera e l'inizio dell'estate, quasi tutte le piante fioriscono, riempiendo giardini, orti, balconi e terrazzi di colori e profumi.
In alcuni casi i fiori sono da cimare, per prolungare il periodo del raccolto, come nel caso del basilico o del coriandolo.
Per origano, maggiorana e timo il raccolto si effettua in prefioritura, il periodo quando gli oli essenziali sono al massimo.
Molti fiori sono proprio la parte da raccogliere: è il caso di camomilla, cartamo, calendula, fiordaliso, meliloto.
Per molte spezie invece i fiori sono da lasciare indisturbati, perché a breve matureranno i semi che costituiscono la spezia: anice, cumino, finocchietto, semi di coriandolo e aneto, nigella, senape, sesamo, fieno greco, lino.
Trovate informazioni più dettagliate su come comportarsi durante la fioritura delle vostre piante nell'articolo I fiori delle erbe e delle spezie.
5. Raccolto e conservazione
Ogni erba e spezia ha le sue caratteristiche differenti, ma in genere delle erbe si essiccano le foglie, raccolte preferibilmente al tramonto, da lavare brevemente, asciugare e porre a essiccare in un luogo ventilato, non esposto ai raggi del sole perché non cambino colore.
Delle spezie spesso si raccolgono i semi, una volta che i baccelli o le ombrelle che li contengono sono diventati marroni: gli steli si appendono a essiccare e la pianta giunta alla fine del suo ciclo vitale si estirpa.
Maggiori dettagli: coltivare e raccogliere le spezie.
In altri casi il raccolto è costituito dai fiori o dai petali, da essiccare in modo simile alle foglie. Nel caso di liquirizia, angelica, citronella, zenzero, curcuma il raccolto è dato dalle radici, da raccogliere e conservare in modo specifico per ciascuna pianta.
Potreste trovare utile l'articolo che suggerisce il momento giusto di raccogliere diversi tipi di erbe, spezie e anche ortaggi, per non perdere la giusta finestra temporale compromettendo la vostra coltivazione.
Sfogliate tutti gli articoli su raccolto e conservazione pubblicati su Erbe in Cucina.
Informazioni specifiche sulla conservazione di alcune tra le erbe più usate.
Conservare la menta: essiccare
Conservare il rosmarino
Conservare il basilico
Conservare la salvia
Conservare il timo
Una volta essiccate, le erbe e le spezie possono essere unite per creare gradevolissimi misti di spezie, già pronti per l'uso: dalla polvere curry alle Erbe di Provenza, i misti di spezie e erbe aromatiche sono diffusi in tutto il mondo e facilissimi da preparare.
6. La fine del ciclo produttivo
Le piante annuali a fine estate o in autunno terminano il loro ciclo vitale, e sono da eliminare per lasciare spazio a altre colture o far riposare il terreno. E' il caso di tutte le varietà di basilico, che con clima favorevole può produrre fino all'autunno inoltrato, ma va comunque estirpato prima dell'inizio dell'inverno. Le ombrellifere che hanno già prodotto i semi sono da estirpare dopo il raccolto, come finocchietto, coriandolo e cumino.
Attenzione perché alcune ombrellifere sono biennali: non fioriscono al primo anno di coltivazione bensì l'anno successivo, e devono solo essere lasciate indisturbate, perché rivegeteranno la prossima primavera e produrranno finalmente i fiori e i semi.
Per tutte le piante annuali è il momento di raccogliere i semi, non solo per l'eventuale utilizzo in cucina ma anche per la semina dell'anno successivo. Informazioni al riguardo nell'articolo semi, l'ultimo raccolto.
Anche le piante perenni giungono alla fine del loro ciclo produttivo, e devono essere preparate a affrontare l'inverno: non raccogliere più erba cipollina, tutte le varietà di menta e di salvia non appena arriva il freddo. Effettuare una potatura di contenimento e eliminare i rami secchi di timo, maggiorana e rosmarino.
Esistono inoltre alcune piante rustiche, ovvero particolarmente resistenti al clima autunnale: un esempio è l'aglio cinese, una aromatica simile all'erba cipollina, che in autunno fiorisce e quindi produce i semi. In zone a clima afoso in genere la menta e la melissa hanno una produzione stentata durante l'estate, mentre rivegetano alle prime piogge autunnali.
Anche le piante più rustiche tuttavia non saranno da raccogliere quando le temperature scendono, aspettando il risveglio vegetativo dell'anno successivo.
In zone a clima temperato sono inoltre possibili semine autunnali di erbe aromatiche se il clima è favorevole, per piante più rustiche come crescione, cerfoglio, coriandolo, prezzemolo, aneto.
Trovate maggiori informazioni sulla coltivazione in questo periodo dell'anno nell'articolo coltivare le erbe in autunno.
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Quattro anni fa: Fiore di liquirizia
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Sei anni fa: Crepes alle erbe aromatiche
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