Aromatiche e ornamentali: il gelsomino
Erbe aromatiche dalla semina alla cucina
14 settembre 2016
Esistono numerosissime varietà di gelsomino, spesso native della Cina o altre regioni asiatiche, ma adatte anche al clima mediterraneo, dove si sono ben diffuse al punto da crescere anche spontaneamente allo stato selvatico. Sono tutte caratterizzate dall'aroma inconfondibile e penetrante dei loro fiori, che riempirà il vostro giardino.
Il gelsomino in breve
Il gelsomino (Jasminum sp.) è una famiglia di piante in genere a comportamento rampicante, ma anche arbustive, coltivate come piante ornamentali. Le varietà più comuni hanno fiori di un bianco molto luminoso, con cinque o sei petali di forma ovale e allungata, grandi circa 5-6 cm, ma esistono anche varietà a fiore rosato o giallo, oppure con fiori dalla forma e aspetto differente.
Il gelsomino fiorisce a estate inoltrata, fino all'inizio dell'autunno. I fiori hanno vita breve e sfioriscono nell'arco di uno o due giorni, ma una pianta di medie dimensioni ne produce centinaia nuovi ogni giorno.
Il loro profumo è particolarmente intenso durante le ore pomeridiane e serali, e una pianta di gelsomino in giardino caratterizzerà le vostre serate estative con il suo inconfondibile profumo.
Un tempo utilizzato come pianta officinale, al giorno d'oggi le sue proprietà officinali non sono riconosciute dalla medicina moderna. L'aromaterapia considera comunque l'aroma di gelsomino come euforizzante, che dovrebbe aiutare a inibire il dolore e gli stati depressivi.
Coltivare il gelsomino
Il gelsomino è una pianta perenne, dalla vita lunga e produttiva, che non necessita di cure particolari a parte una eventuale potatura di contenimento di rami più vecchi e affollati, da effettuare a anni alterni o anche ogni tre-quattro anni. Teme però le gelate e il clima rigido, e in tal caso si deve coltivare in contenitore, dove avrà sviluppo ridotto e andrà portato al riparo durante l'inverno.
Il gelsomino non ha particolari esigenze in termini di irrigazione e esposizione, è piuttosto resistente e tollera una breve mancanza di irrigazione. Può produrre anche in esposizione coperta ma fiorisce meglio in mezz'ombra.
Si riproduce principalmente per talea, da raccogliere in Ottobre. Tagliare rametti lunghi circa 10 cm, provvisti di una porzione del ramo portante. Le talee non radicano facilmente, è bene produrne un gran numero. Le piante generate dalle talee si tengono in coltura protetta per tutto l'inverno, e si mettono a dimora la primavera successiva, in un terreno ben concimato.
Le giovani piante sono ovviamente meno resistenti delle piante adulte, e vanno irrigate con attenzione e esposte in una posizione riparata ma non in ombra per svilupparsi bene.
Raccogliere e utilizzare il gelsomino
A livello industriale l'utilizzo principale del gelsomino è per la preparazione del the al gelsomino e per la realizzazione di profumi. I fiori vengono inoltre raccolti per creare decorazioni di vario genere, ghirlande, bouquet, centrotavola.
I fiori si raccolgono da Luglio a Settembre, e possono essere essiccati per essere uniti a pout-pourri o altre composizioni con fiori secchi.
Per utilizzare il loro aroma in cucina tuttavia, i fiori di gelsomino si utilizzano appena raccolti: essiccati infatti il loro aroma viene perso quasi del tutto, anzi alcune varietà sviluppano un aroma sgradevole che non assomiglia per niente al risultato desiderato.
Un trucco molto semplice per ottenere una profumazione di gelsomino per i vostri dolci è lasciare i fiori appena raccolti in infusione in acqua o latte per un tempo almeno di un paio di ore, o per tutta una notte. L'infuso a base di acqua o latte si può quindi utilizzare per preparare gelati, o aggiunto all'impasto di biscotti, torte e crostate.
Preparare il the al gelsomino
Un discorso a parte merita il the al gelsomino, preparato in Cina da migliaia di anni con una elaborata lavorazione: le foglie di the raccolte e essiccate la primavera precedente e durante l'estate vengono mescolate a fiori di gelsomino appena raccolti. I fiori rimangono a contatto del the per una notte, in modo da cedere gli oli essenziali, e il giorno dopo si procede con altri fiori freschi. Il procedimento viene ripetuto fino a sette giorni (più volte si ripete, più la qualità del the sarà alta), quindi i fiori, ormai privi di aroma vengono eliminati o lasciati come decorazione. Il the viene nuovamente essiccato e è pronto da essere immesso nel mercato.
Con alcuni accorgimenti e un po' di pazienza, è possibile utilizzare i vostri fiori per preparare da voi il the al gelsomino, ripetendo in casa l'antica tradizione orientale.
Il the da utilizzare deve essere scelto con cura, una varietà priva di altre aromatizzazioni, e non proveniente da bustine, dove le foglie sono tritate in modo eccessivo.
Una scelta consigliata è un the Darjeeling di buona qualità, mentre da escludere selezioni già aromatizzate come l'Earl Grey, o il the verde Gunpowder, dall'aroma troppo intenso.
Il the si mescola ai fiori in proporzione di 1 fiore per grammo di the, quindi raccoglierete con pazienza 100 fiori di gelsomino per 100g di the. Esaminare i fiori per eliminare eventuali insetti, e non lavarli.
Mescolare the e fiori in un contenitore e chiudere.
Tenere per 36 ore (dalla sera alla mattina di due giorni dopo), agitando di tanto in tanto il contenitore, quindi eliminare tutti i fiori e fare essiccare nuovamente il the. Attenzione, il the avrà assorbito l'umidità dei fiori di gelsomino, è importante farlo asciugare per prevenire lo sviluppo di muffe.
Ripetere nuovamente il procedimento con un nuovo raccolto di fiori, almeno una volta.
Trovate maggiori dettagli sul sito I segreti del the a proposito della preparazione del the al gelsomino, della sua storia e curiosità varie negli articoli:
The verde al gelsomino
Preparare in casa il the al gelsomino
Nell'articolo the e tisane alle erbe e spezie trovate idee per preparare the e tisane diverse dal solito, quali erbe usare e come raccoglierle, spiegazioni, suggerimenti, ricette per infusi e decotti.
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