Progetto niente sprechi: Inizia il raccolto
Progetto niente sprechi
04 giugno 2012
La temperatura si è alzata di qualche grado, e i raccolti si fanno più interessanti. Fedele al mio progetto niente sprechi, ho rovistato tra gli scaffali in cucina per vedere quali erbe aromatiche ci fossero da raccogliere: molte sono finite o stanno finendo, alcune sono da sostituire.
Ecco qui salvia, maggiorana e un misto di melissa e menta glaciale, lavate, asciugate e pronte da essiccare.
Maggiori dettagli:
Conservare la menta: essiccare
Conservare la salvia
Conservare la maggiorana
Le erbe essiccate si conservano a lungo, ma avendo disponibilità di raccolti freschi preferisco rinnovare le mie scorte per l'inverno.
Ecco salvia e maggiorana di qualche anno fa, ovviamente non nella spazzatura ma a compostare.
Questa primavera ho seminato una varietà precoce di rabarbaro, il Glaskins, e alcune piante sono già rigogliose. Sarà pienamente produttivo a partire dall'anno prossimo (invece dei due anni di altre varietà), ma ammetto di non aver resistito alla tentazione di provarne un po', aggiungendolo alla Crostata di rabarbaro e albicocche.
La portulaca è in piena produzione, e mentre mi riprometto di preparare come ogni anno la deliziosa Portulaca sottaceto, ne ho usato un bel mazzetto per dei Panini al pesto e portulaca, un'accoppiata decisamente interessante.
Il mio albicocco nano acquistato l'anno scorso ha prodotto una sola albicocca, facendoci ben sperare per l'anno prossimo. Era un frutto piuttosto grande, e saporito oltre ogni immaginazione.
La mia pianta di fragoline di bosco gialle coltivata in vaso è produttiva fin dalla fine dell'inverno, e non accenna a smettere, anche se produce poche, preziose e gustosissime fragole alla volta, che nascono verdi per maturare fino a un giallo molto chiaro, quasi bianco.
Vediamo invece cosa non sto raccogliendo, almeno per il momento.
La mia pianta di cappero sta finalmente producendo i boccioli che si dovrebbero raccogliere e conservare, ma i fiori sono così belli che la lascio fiorire, complice anche una certa pigrizia, lo ammetto.
Questa è la salvia coccinea, ha foglie più morbide rispetto alla salvia classica, con un aroma delicato ma persistente, però la sto lasciando indisturbata nella speranza di poter ammirare già quest'anno i suoi splendidi fiori.
Maggiori informazioni dalla semina al piatto nell'articolo Aromatiche e ornamentali: la salvia coccinea.
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