Il basilico liquirizia
Erbe aromatiche dalla semina alla cucina
25 settembre 2016
Come il nome suggerisce, il basilico liquirizia possiede l'aroma inconfondibile del basilico, ma anche un forte gusto di liquirizia, in un'accoppiata decisamente particolare, deliziosa su piatti salati ma anche dolci.
Il basilico liquirizia in breve
Il basilico liquirizia (noto anche come basilico anice) ha aspetto simile a altre varietà di basilico, con foglie verdi leggermente appuntite e fiori bianchi e viola chiaro, disposti sulle caratteristiche infiorescenze a forma di spiga.
Tuttavia questa cultivar di basilico contiene anche anetolo, lo stesso composto aromatico di liquirizia e anice, e per questo il suo aroma ricorda molto anche la liquirizia. L'anetolo è contenuto in tutta la pianta, e ritroverete questo aroma nelle primissime foglie delle piantine appena nate, come nei fiori.
Coltivare il basilico liquirizia
Il basilico liquirizia si può seminare direttamente a dimora a metà primavera, coperto da un velo di terra umida, soprattutto se coltivato in contenitore. Tuttavia visto che come tutte le cultivar di basilico i semi sono molto piccoli e ha bisogno di temperature non troppo fredde per germogliare, è consigliabile la semina indoor.
Seminare a spaglio sul terreno umido, in un vasetto da 7-10 cm in coltura protetta. Per tenere il terreno umido, è possibile ricoprire il vasetto con un foglio di pellicola per alimenti, o spruzzarlo delicatamente con un vaporizzatore quando necessario.
Nei giorni successivi i semi si ricopriranno di una patina chiara, ma questo non deve preoccupare, è solo segno che stanno per germogliare.
Le piantine di basilico liquirizia saranno da trapiantare a dimora non appena saranno abbastanza grandi e non ci sia più il rischio di gelate.
In autunno il basilico liquirizia completa il suo ciclo vitale e muore: a fine estate è bene lasciare andare a seme alcune infiorescenze, raccogliendole quando marroni per conservare i semi per la semina dell'anno prossimo.
Un'idea in più: quando si scartano le infiorescenze secche tenendo da parte i semi, i petali secchi si possono aggiungere alla vostra ciotola di pour-pourri alle erbe aromatiche: l'anetolo infatti è ancora ben presente e aggiungerà un tocco deciso alle vostre creazioni.
Il basilico liquirizia in cucina
Il raccolto delle foglie fresche inizia alcune settimane dopo il trapianto a dimora, e procede scalarmente per tutta l'estate, fino all'autunno inoltrato.
Cimando regolarmente le infiorescenze, si favorirà la produzione di nuove foglie grandi, e si prolungherà il periodo del raccolto.
Le foglie di basilico liquirizia si consumano fresche, in modo simile a come utilizzereste il basilico, e arricchiscono numerosi piatti: pasta, pizza, insalate, tartine e sandwich.
L'anetolo aggiunge un tono particolare a molte ricette classiche, per esempio provate a preparare un classico pesto alla genovese usando metà dose di basilico liquirizia, e il risultato vi sorprenderà.
Le foglie e le cimette fiorite di basilico liquirizia possono essere anche surgelate e utilizzate durante l'inverno, e sono ottime essiccate e aggiunte a miscele per infusi come il the alle 10 erbe.
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Esistono centinaia di cultivar differenti di basilico, diverse spesso anche nell'aroma oltre che nell'aspetto: ne trovate recensite in dettaglio alcune nell'articolo: tutti i profumi del basilico.
Trovate maggiori dettagli sulla coltivazione del basilico nell'articolo Coltivare il basilico.
Sfogliate tutte le ricette con il basilico pubblicate su Erbe in Cucina.
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