Varietà: Spinaci da tutto il mondo
Il giardino del collezionista
06 gennaio 2018
Gli spinaci (Spinacia oleracea) sono tra le verdure a foglia più note e diffuse al mondo. Quando teneri, gli spinaci si possono consumare anche crudi in insalata, ma vengono usati in genere cotti, aggiunti a torte salate come la famosa torta Pasqualina, frittate, farciture per rollé e molte altre ricette.
Così come il pomodoro è la base per ogni piatto che si vuole colorare di rosso, gli spinaci sono l'ingrediente perfetto per ottenere ricette verdi. Con una piccola quantità di spinaci cotti e tritati aggiunti all'impasto della pasta fresca si ottengono delle tagliatelle verdi, e allo stesso modo si può preparare un risotto verde, come nella ricetta barchette di riso verde al pesto invernale.
Impossibile non collegare gli spinaci a Braccio di Ferro e anche se il loro contenuto di ferro non è poi così alto rispetto ad altri alimenti, contengono comunque elementi importanti per l'organismo come vitamine e acido folico.
Oltre agli spinaci classici esistono alcune cultivar differenti, ma soprattutto un gran numero di piante, in realtà non collegate agli spinaci veri e propri, ma che si sono meritate il nome di spinaci in varie zone del mondo.
Spinaci rossi
Esistono diverse piante note come spinaci rossi in varie culture del mondo, per esempio l'Amaranthus dubius, pianta di origine sudamericana non correlata con gli spinaci.
Tuttavia in questo caso gli spinaci Reddy nella foto sono una cultivar di spinaci con stessa forma e gusto, ma foglie venate di viola per una interessante variazione cromatica.
Sono da coltivare e cucinare esattamente come gli spinaci, anche se per meglio esaltare il loro colore è consigliato servirli crudi.
Spinaci della Nuova Zelanda
Gli spinaci della Nuova Zelanda (Tetragonia tetragonioides) vennero scoperti dal capitano Cook e utilizzati per integrare la dieta dei marinai: veniva consumata come verdura da taglio, cotta o sottaceto, per introdurre vitamine e prevenire lo scorbuto. Vennero chiamati spinaci proprio perchè usati in sostituzione delle verdure cui i marinai erano abituati, irreperibili in giro per il mondo, ma non sono correlati agli spinaci.
La pianta è nativa dell'Oceania e dell'America Meridionale, e sta conoscendo una certa fama anche nelle nostre zone. Il gusto delle foglie, sia cotte che consumate crude, ricorda molto quello degli spinaci ma le foglie sono piccole, di colore verde brillante, spesse e con consistenza croccante. La pianta non si sviluppa a rosetta ma continua a crescere, e ha aspetto molto differente dagli spinaci.
Voglio provare... gli spinaci della Nuova Zelanda
Spinaci indiani
Gli spinaci indiani o spinaci di Ceylon o anche spinaci della Cina (Basella alba), sono noti anche come malabar. Anche in questo caso si tratta di una pianta diversa dagli spinaci, per quanto il loro gusto cotto o crudo sia simile.
L'aspetto e la consistenza delle foglie invece è completamente differente: gli spinaci indiani sono una pianta perenne, rampicante, che continua a produrre foglie dalla forma tonda o a cuore, dalla particolare consistenza carnosa e croccante, molto gradevole.
Voglio provare... gli spinaci indiani
Albero degli spinaci
Il farinello amaranto (Chenopodium giganteum) è una pianta con caratteristiche foglie dalle sfumature di colore amaranto, noto anche come spinacio gigante o addirittura con il curioso nome di albero degli spinaci, pur non essendo imparentato con gli spinaci, perché il gusto delle foglie cotte ricorda vagamente gli spinaci.
Le foglie sono sottili e delicate, più adatte al consumo da crude che cotte. Per la loro brillantezza si usano come guarnizione di vari piatti, o anche tritate in salse crude di accompagnamento alla carne.
Maggiori dettagli: Il farinello amaranto
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