Voglio provare... gli spinaci indiani
Piante insolite e rare
20 settembre 2016
Gli spinaci indiani sono una verdura da taglio originaria dell'Asia, perenne e a comportamento rampicante, con foglie carnose e croccanti il cui gusto ricorda gli spinaci.
Gli spinaci indiani in breve
Gli spinaci indiani (Basella alba), sono noti anche come spinaci di Ceylon, basella o malabar. E' bene precisare che non si tratta di una pianta correlata agli spinaci, per quanto il loro gusto cotto o crudo sia simile.
L'aspetto e la consistenza delle foglie invece è completamente differente: gli spinaci indiani sono una pianta perenne, rampicante, che continua a produrre foglie dalla forma tonda o a cuore, dalla particolare consistenza carnosa e croccante, molto gradevole.
Pur trattandosi di una pianta di origini tropicali, sopravvive ai nostri climi per zone climatiche con inverni non troppo rigidi, e produce per molti mesi all'anno.
Coltivare gli spinaci indiani
Gli spinaci indiani si seminano in primavera, direttamente a dimora. Si tratta di una pianta compatta che si sviluppa lentamente in altezza, non necessita di una grande distanza di impianto e si può coltivare con successo anche in contenitore.
Il raccolto delle foglie inizia quando la pianta inizia a produrne grandi almeno 5-6 cm, in genere poche settimane dopo la semina.
Le foglie si raccolgono scalarmente, tagliandole dal picciolo: attenzione, non si deve tagliare la pianta alla base come si farebbe per spinaci o lattuga.
Le foglie nuove hanno un colore verde chiaro, mentre le più vecchie si inspessiscono e mostrano un colore verde scuro, con la tendenza a ingiallirsi sui bordi.
La pianta è perenne, e crescerà in altezza, sebbene lentamente. Contrariamente a quanto avviene per altre piante, che crescono in altezza quando stanno per andare a seme, il malabar non si deve cimare, ma lasciare sviluppare liberamente.
In estate il malabar fiorisce, creando piccoli baccelli che maturano dal verde chiaro al viola scuro, quasi nero, e contengono i semi. I baccelli si possono lasciare maturare o eliminare, ma non sono adatti al consumo.
Le foglie possono essere raccolte anche durante la fioritura.
Non appena le temperature scendono, in autunno inoltrato gli spinaci indiani assumono un aspetto stentato, con foglie più piccole e spesse. E' bene evitare il raccolto e lasciare la pianta indisturbata fino a quando, la prossima primavera, inizierà a vegetare nuovamente, iniziando un nuovo ciclo produttivo.
Consumare gli spinaci indiani
Gli spinaci indiani sono usati come verdura da taglio in diversi paesi asiatici, e sono parte di molti piatti tradizionali come lo utan bisaya filippino, un minestrone con zenzero, melanzana, okra, pomodoro e diversi altri ingredienti, servito su un letto di riso.
Le foglie si mantengono croccanti eppure tenere anche se lasciate sulla pianta, e sono sempre adatte al consumo da crude. Come verdura fresca, si aggiungono a insalate, tartine e farciture per sandwich, in modo simile agli spinaci teneri.
Le foglie si possono anche consumare cotte, bollite in zuppe e creme vegetali, cotte al vapore o saltate in padella, sia da sole che accostate a altri ingredienti.
Affettando gli steli e i piccioli delle foglie emerge una particolare mucillagine che può essere anche lavata via, ma è di gusto gradevole, ha proprietà addensanti quando usata in zuppe e stufati, e è una fonte di fibra solubile.
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