La senape indiana
Erbe aromatiche dalla semina alla cucina
03 gennaio 2014
La senape indiana è detta anche senape marrone o senape a foglia larga, e infatti viene coltivata soprattutto per il consumo delle foglie, ma anche i suoi semi si possono utilizzare come spezia.
La senape indiana in breve
La senape indiana (Brassica juncea) è una varietà di senape a foglie larghe, particolarmente rustica e quindi adatta alla coltivazione autunnale e invernale.
Le foglie nascono da una rosetta centrale, hanno aspetto seghettato, e possono essere lunghe fino a 30 cm, sono saporite e dal gusto pungente soprattutto lungo il gambo, il cui gusto ricorda il rafano.
Anche i semi di senape indiana si possono utilizzare come spezia, anche se leggermente più piccoli rispetto a quelli delle varietà di senape da seme.
Coltivare la senape indiana
La senape indiana è una pianta rustica, adatta alla coltivazione invernale. Si semina in tarda estate o inizio autunno per essere raccolta fino alle prime gelate.
Seminare con una distanza di impianto di almeno 25 cm, poichè le rosette tendono a svilupparsi molto in larghezza, interrando i semi a una profondità di mezzo centimetro. Germina in 7-10 giorni.
Le prime foglie tenere sono pronte per il raccolto dopo circa 20-25 giorni dalla semina. Nelle settimane seguenti diventano più grandi, ma anche più coriacee, e il gusto pungente aumenta notevolmente.
In primavera la rosetta di foglie inizia a crescere verso l'alto, arrivando anche a un metro e mezzo di altezza, e fiorisce per poi sviluppare i baccelli con i semi di senape da raccogliere e usare come spezia.
I semi di senape indiana si raccolgono quando i baccelli diventano marroni, ma prima che si aprano naturalmente disperdendo i semi.
I semi sono di colore marrone (da cui il nome), leggermente più piccoli rispetto a quelli della più nota senape bianca, e sono usati industrialmente per preparare una salsa piccante nota come senape nera.
E' bene conservare sempre dei semi per la semina dell'anno successivo, scegliendo quelli più grandi, poichè i semi di senape indiana tendono a perdere vitalità con gli anni.
La senape indiana in cucina
La parte verde delle foglie di senape indiana ha un gusto leggermente agro, simile al crescione, ma man mano che ci si avvicina al gambo la componente pungente cresce in intensità e in certi casi gli steli delle foglie possono risultare addirittura piccanti, con un gusto che ricorda il wasabi. Sono quindi molto indicati per ottenere una salsa cruda da usare su carne e pesce.
Le foglie tenere si possono consumare aggiunte a insalate con altre verdure dal gusto più dolce, o in sandwich con salumi e formaggi.
Quando meno tenere si possono lessare come gli spinaci, o saltare in padella, e aggiungere a impasti per crocchette come le vegetariane polpette di farro, spezzatini e frittate come la Frittata di verdure e basilico cannella.
I semi, anche se sono di dimensioni ridotte e offrono un raccolto limitato, possono essere utilizzate come spezia, in tutte le ricette con i semi di senape. Rispetto alla senape bianca e nera, il loro gusto presenta una punta di amaro, e quindi il piccante caratteristico delle altre varietà.
Per idee, curiosità e ricette sui semi di senape consultate l'articolo la senape in cucina.
Un anno fa: Il rabarbaro
Due anni fa: Coltivare il crescione
Tre anni fa: La Santoreggia in Cucina
Quattro anni fa: Coltivare le proprie erbe aromatiche: Nepeta, Nepetella, Melissa, Coriandolo
|