Il rabarbaro
Erbe aromatiche dalla semina alla cucina
03 gennaio 2013
Ho iniziato a coltivare il rabarbaro perchè mi piace moltissimo usarlo nella preparazione di diversi tipi di dolci e non riuscivo a trovarlo dalle mie parti. Nonostante i risultati in contenitore siano piuttosto modesti, non manca mai dal mio terrazzo.
Il rabarbaro in breve
Il rabarbaro (Rheum palmatum hybridum) viene coltivato per il consumo dei suoi piccioli fogliari (gli steli delle foglie), bordati di rosso, che nelle piante adulte possono raggiungere un diametro di 5-6 cm e una lunghezza di 50cm o più.
Ha un gusto agro, che si accosta molto bene a diversi tipi di frutta nella preparazione di crostate, marmellate e altri dolci alla frutta.
Il rizoma del rabarbaro è utilizzato in erboristeria e ha proprietà lassative, digestive e depurative.
Coltivare il rabarbaro
Il rabarbaro si semina a inizio primavera direttamente a dimora, germina in 10-12 giorni.
Il rabarbaro si sviluppa pienamente a partire dal terzo anno (o dal secondo per varietà precoci, come il rabarbaro Glaskins), e il primo potete aspettarvi raccolti nulli o estremamente limitati.
Durante l'autunno il rabarbaro va in quiescenza e la parte aerea muore. Durante la quiescenza assicurarsi che le infestanti non diventino troppo invasive, e non vangare l'aiola per non danneggiare le radici.
Riemerge in primavera avanzata, tra aprile e maggio, e diventa subito pienamente produttivo, con steli di dimensione maggiore rispetto all'anno precedente.
Teme il clima troppo caldo e preferisce esposizione in mezz'ombra.
E' possibile coltivare il rabarbaro in contenitore, ma senza aspettarsi grandi risultati vista la dimensione che la pianta dovrebbe raggiungere.
Il rabarbaro in cucina
Attenzione: le foglie del rabarbaro sono tossiche con effetti anche gravi, e le radici si usano solo a scopo officinale dietro consiglio di uno specialista.
Solo i piccioli fogliari del rabarbaro si utilizzano in cucina.
Il rabarbaro ha un gusto agro eppure dolce e ricco, difficile da descrivere. Si consuma previa cottura, in genere tagliato a dadini e unito all'impasto di crostate e altri dolci da cuocere al forno.
E' delizioso accostato a vari tipi di frutta: fragole, banane, albicocche, inoltre noci e frutta secca di vario tipo. Molto consigliati inoltre la marmellata di rabarbaro e lo yogurt al rabarbaro.
Durante la cottura il rabarbaro maturo rilascia molti liquidi, è bene tenerne conto nella scelta degli ingredienti e delle dosi se volete ottenere dolci asciutti come muffin e torte.
Tutte le ricette con il rabarbaro
Un anno fa: Coltivare il crescione
Due anni fa: La Santoreggia in Cucina
Tre anni fa: Coltivare le proprie erbe aromatiche: Nepeta, Nepetella, Melissa, Coriandolo
|