Coltivare le melanzane in balcone e in terrazzo
Coltivare in balcone e in terrazzo
02 aprile 2013
Le melanzane sono piante compatte, che anche se coltivate in balcone o in terrazzo con spazio limitato possono stupire producendo decine e decine di frutti durante tutta l'estate e l'inizio dell'autunno. E' bene scegliere contenitori di almeno 25/30 cm (o più grandi), ciascuno dei quali ospiterà una sola pianta, e trovare per loro una posizione molto soleggiata, altrimenti non produrranno.
La semina
Anche se le piantine di melanzana pronte da trapiantare si trovano a primavera in tutti i vivai, è molto facile creare le piantine con il pane di terra a partire dal seme. E' una soluzione più economica, e consente inoltre di scegliere tra numerosissime cultivar differenti di melanzana.
E' bene iniziare la semina a Febbraio/Marzo usando vasetti da 7 cm, con del buon terriccio da semina ricco di compost, prevedendo una sola pianta per vaso.
Si può seminare direttamente nei vasetti, interrando il seme di non più di mezzo centimetro, o con la semina su carta assorbente usata di solito per i peperoncini. In breve, consiste nel porre i semi su carta assorbente bagnata, e di interrarli quando germogliati, al primo spuntare della radichetta. Questo metodo aumenta un po' il lavoro ma riduce di molto lo spazio utilizzato, consentendo di interrare solo i semi effettivamente vitali e germogliati.
I semi di melanzana hanno bisogno di acqua e calore (una temperatura di circa 20° è quella ottimale) e possono essere tenuti anche al buio.
Le giovani piante di melanzane invece hanno bisogno di molta luce, altrimenti le piante fileranno, ovvero cresceranno troppo in altezza, senza svilupparsi correttamente.
Per la coltivazione indoor è quindi necessario posizionare delle luci artificiali sopra le giovani piante per fornire ore di luce supplementari.
Il trapianto
Le melanzane nelle prime fasi della crescita non si sviluppano velocemente come i pomodori e è possibile aspettare che le piante abbiano un aspetto ben sviluppato e sano prima di procedere al trapianto.
Non appena le temperature (soprattutto le minime notturne) lo consentono le melanzane si possono trapiantare direttamente a dimora, e non sono necessari trapianti intermedi che causano stress inutili alla pianta.
Staccare la pianta dal vasetto poichè se l'apparato radicale è molto sviluppato potrebbe avere aderito alle pareti. Afferrare la parte aerea tra le dita in modo da proteggerla, capovolgere e togliere il vasetto.
Interrare a profondità maggiore, in genere fino alla prima coppia di foglie vere.
Crescita e fioritura
Non appena le piante si riprendono dal trapianto, inizieranno a svilupparsi rapidamente, producendo nuove foglie di dimensione maggiore e crescendo fino alla loro altezza definitiva.
I fiori di melanzana sono in genere più larghi di quelli di altre solanacee, di colore violetto o più raramente rosa, molto belli da vedere. Essi però appaiono spesso sotto le foglie, così che i frutti siano parzialmente protetti dai raggi solari diretti, e rivolti verso il basso.
Durante la fase di sviluppo e per tutta l'estate è bene irrigare costantemente le piante, poichè i contenitori tendono a asciugarsi più velocemente delle piante coltivate in terra. Evitare i ristagni, ma non fare appassire le piante perchè potrebbero far cadere tutti i fiori e danneggiarsi.
Come tutte le solanacee, all'inizio della primavera le melanzane sono soggette all'attacco degli afidi. Non sottovalutate queste creature, che sono capaci di far morire una pianta nell'arco di pochi giorni, e soprattutto possono propagarsi alle piante vicine. Esistono numerosi metodi per eliminare gli afidi, e certamente il veleno è tra quelli più efficienti ma ricordate che va assolutamente evitato se la pianta sta gia fiorendo: in tal caso le api che si posano sui fiori raccoglierebbero il veleno, avvelenando se stesse e altre piante.
Una soluzione ecologica, economica e sorprendentemente efficace è bagnare con cura le parti colpite della pianta con del latte, soprattutto la parte inferiore delle foglie o altre zone in ombra dove gli afidi prosperano. E' possibile utilizzare a tale scopo anche del latte che è da troppo tempo nel nostro frigorifero, purchè non sia già completamente inacidito. Lasciare che il latte asciughi sulla pianta, creando una sorta di patina protettiva: l'infestazione verrà debellata, e a poco a poco la pianta potrà riprendersi emettendo foglie nuove, fiori e finalmente i frutti.
Il raccolto
Diversamente da altre solanacee come pomodori e peperoncini, le melanzane si raccolgono quando sono ancora immature, con la polpa tenera e dolce, e i semi all'interno piccoli, morbidi e non sviluppati.
Questa finestra temporale va rispettata, e l'esperienza vi insegnerà il momento giusto: per le prime esperienze di coltivazione tenete d'occhio i frutti e raccogliete senza dubbio tutti quelli che hanno smesso di ingrossarsi, o che hanno raggiunto una dimensione simile a quella degli altri.
Quando una melanzana inizia a maturare infatti la buccia si inspessisce, la polpa è più amara e si riduce di volume per lasciare posto ai semi, che diventano coriacei e fastidiosi. Una melanzana completamente matura ha spesso colore differente, e si raccoglie al solo scopo di conservare i semi, non è più adatta per il consumo.
Varietà di melanzana
Esistono molte cultivar differenti di melanzana, non solo con variazioni di forma e dimensione, ma anche di colore: un esempio tra tutte le melanzane bianche, dal gusto dolce e delicato che ricorda i funghi, le melanzane arancioni orientali o quelle con splendide striature come le listada de Gandia.
Un caso a parte è la melanzana rossa di Rotonda: non si tratta semplicemente di una cultivar differente ma di una diversa specie (Solanum aethiopicum anzichè Solanum melongena), di cui trovate dettagli sulla coltivazione, il raccolto e l'utilizzo in cucina nell'articolo sulla melanzana Rossa di Rotonda.
Guardate la Photo Gallery di pomodori, melanzane verdure e frutta per vedere altre varietà di melanzana coltivate finora.
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