Coltivare ravanelli e ramolacci in terrazzo
Coltivare in balcone e in terrazzo
09 ottobre 2009
I vegetali da radice come ravanelli, carote, rape e barbabietole richiedono innanzitutto un terreno profondo, morbido e privo di sassi. E' possibile coltivarli in contenitori, purchè profondi almeno 30 cm, e ovviamente poichè bisogna mantenere una distanza di impianto di circa 15 cm (o anche 10 per varietà compatte) lo spazio è limitato e di conseguenza lo sarà anche la produzione.
Destinare alcuni contenitori in terrazzo alla coltivazione di ravanelli e ramolacci vi donerà freschi prodotti dal gusto intenso, assolutamente incomparabili ai prodotti acquistati al mercato.
Ravanelli o ramolacci?
Il ramolaccio (Raphanus niger) è strettamente imparentato con il ravanello classico (Raphanus sativus), e la loro coltivazione procede in modo pressochè identico. In genere il ramolaccio è più rustico e resistente alle basse temperature, viene infatti chiamato Winter radish in inglese, ovvero ravanello invernale, e è pertanto più adatto alla coltivazione autunnale.
Inoltre il ramolaccio tende a essere più tardivo rispetto ai ravanelli, e di gusto più pungente.
Appartiene alla famiglia dei ravanelli anche il daikon o ravanello giapponese (Raphanus sativus var. longipinnatus), molto usato nella cucina asiatica per ricette salate o addirittura dolci.
E' molto tardivo rispetto ai ravanelli, ma produce radici di dimensione nettamente maggiore.
Primavera o autunno?
Tra semina e raccolto trascorrono 40-60 giorni, a seconda delle varietà, e è quindi possibile effettuare una prima semina a inizio primavera, e semine successive in sostituzione delle piante raccolte, per avere raccolti continui.
Se il clima si mantiene privo di gelate per tutto l'autunno, è inoltre possibile seminare a inizio autunno per raccogliere in autunno inoltrato, soprattutto per quanto riguarda i ramolacci.
Ravanelli e ramolacci temono la siccità, e coltivati in contenitore in un clima afoso potrebbero non sviluppare bene le radici e dare una produzione estremamente limitata o nulla.
La semina
Ravanelli e ramolacci si seminano direttamente a dimora, poiché per tutte le piante da radice è bene evitare il trapianto.
Esistono varietà compatte, con apparato foliare molto ridotto, che possono essere seminati anche a 10 cm di distanza, in generale però è bene considerare almeno 15 cm come distanza di impianto.
I germogli appaiono dopo 5-7 giorni, e le piante vanno mantenute ben irrigate durante lo sviluppo.
Il raccolto
Varietà precoci di ravanello sono pronte da raccogliere già dopo 40 giorni dalla semina, altre più tardive possono arrivare a 60-70.
In entrambi i casi i ravanelli sono da raccogliere quando emergono parzialmente dal terreno, e è sufficiente sollevare le foglie per scoprire il momento giusto per il raccolto.
E' consigliabile consumare i ravanelli entro 24 ore dal raccolto, o potrebbero perdere gusto.
Anche le foglie di ravanello sono commestibili, hanno un gusto ricco che ricorda gli spinaci. Tenete da parte le foglie più tenere dopo il raccolto, scartando solo quelle ingiallite o rovinate, e saranno ottime saltate in padella.
Non fatevi impressionare dalla consistenza leggermente spinosa che caratterizza le foglie di certe varietà, rendendole simili alle foglie di borragine, perchè scomparirà durante la cottura.
Varietà di ravanelli e ramolacci
Esistono molte cultivar differenti di ravanelli e ramolacci, differenti in forma, colore e grado di pungenza: ne trovate molte recensite nell'articolo ravanelli da scoprire.
In particolare suggerisco il ravanello French Breakfast della foto, precoci e quasi senza retrogusto pungente, e lo splendido ravanello watermelon (anguria) caratterizzato da un sorprendente interno di colore rosa, e da un gusto dolce con una nota zuccherina.
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