Peperoncini indoor, 1: semina
Coltivare i peperoncini
09 gennaio 2008
I primi mesi invernali sono il momento giusto per la semina delle piante di peperoncino destinate a crescere in coltura protetta, e a essere portate all'aperto non appena la stagione lo consente.
La coltura protetta consente di anticipare il raccolto, soprattutto per varietà di tipo Chinense come gli Habanero, i Bhut Jolokia e altri super piccanti che sono più lenti a produrre. In zone a clima molto caldo, permette inoltre di fare sì che i peperoncini siano già abbastanza cresciuti per affrontare le eventuali giornate troppo calde di inizio estate, che spesso sono letali per piante troppo giovani.
Il metodo carta assorbente
Ho seminato i peperoncini con la tecnica che ho scelto durante le varie sperimentazioni autunnali: il metodo carta assorbente, detto anche metodo scottex.
I semi vengono poggiati su un foglio di carta assorbente bagnato, inserito in un germbox: si tratta di un contenitore con coperchio, eventualmente fornito di qualche forma di riscaldamento. Gli appassionati di bricolage possono sbizzarrirsi con soluzioni di varia natura, ma va benissimo anche una vaschetta con coperchio, come quelle del gelato. La vaschetta andrà ovviamente ben lavata e anche sterilizzata, perché l'ambiente umido favorisce la formazione di muffe.
E' inoltre bene scegliere contenitori con un coperchio che chiuda meglio possibile, così da mantenere l'ambiente umido molto a lungo: aggiungere acqua sulla carta assorbente è un'operazione delicata, che può spostare i semi dalla loro posizione e rendere vano il loro riconoscimento quando si coltivano molte specie differenti. Inoltre se il foglio di carta assorbente si asciuga completamente si corre il rischio di fare morire i semi appena germogliati.
Molti semi di peperoncino hanno bisogno di temperature superiori ai 20 gradi per germinare, quindi alle vaschette così organizzate bisogna fornire il calore necessario tramite strutture apposite o scegliendo un posto abbastanza caldo dove riporle.
In questa fase non c'è invece bisogno di luce.
Trovate maggiori informazioni, dettagli e consigli sulla semina su carta assorbente, e sul successivo interramento dei semi nell'articolo seminare peperoncini e ortaggi in coltura protetta.
Cotiledoni imprigionati e germinazione in acqua.
Un altro metodo consiste nel porre i semi direttamente in acqua, dentro i bicchierini che vedete in basso nella foto. Questo metodo è meno pratico del precedente, e lo sto usando solo per semi rivelatisi problematici in precedenti tentativi.
Ad esempio alcuni semi di Serrano o Habanero Orange, una volta germogliati, presentavano i cotiledoni imprigionati nel guscio del seme. Questo accade spesso e di solito si riesce a liberare i cotiledoni senza danni, ma questi semi erano troppo duri e le piantine sono risultate danneggiate.
Visto che questo problema si presentava sistematicamente con alcune varietà in mio possesso, ho trovato molto utile la germinazione in acqua: il seme è molto ammorbidito e i cotiledoni si liberano da soli.
Maggiori dettagli e altre soluzioni: il problema dei cotiledoni imprigionati.
Dopo la germinazione...
In un periodo che varia da 5 giorni a più di un mese per specie wild, i semi emettono una piccola radichetta.
A questo punto si dovranno interrare, come mostrato nell'articolo sulla nascita dei peperoncini.
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