(Ita) Il momento giusto di raccogliere...
July 20, 2011
L'estate è il momento in cui quasi tutte le piante producono al massimo, e si rischia di venire sopraffatti dalla quantità di prodotti raccolti... o peggio di lasciarli a rovinarsi sulle piante.
Vediamo come organizzare al meglio i raccolti, scegliere il momento giusto e conservare diversi prodotti quando il raccolto supera le necessità quotidiane, evitando gli sprechi.
Le erbe aromatiche
Le erbe aromatiche, officinali e le erbe per tisane sono da raccogliere in genere in pre-fioritura o durante la fioritura, in tarda primavera e in estate, preferibilmente al mattino presto quando gli oli essenziali sono al massimo.
Si lavano, asciugano delicatamente con un panno e si pongono a essiccare non troppo sovrapposte in un luogo fresco e ombreggiato.
Alcune erbe aromatiche come basilico e menta possono essere tritate e surgelate in cubetti pronti all'uso.
Trovate alcune idee su come preparare e conservare misti di erbe aromatiche nell'articolo Misti di spezie e erbe aromatiche.
La menta, la salvia, il basilico, la melissa si raccolgono in modo scalare durante l'estate, togliendo le cimette e le foglie più grandi così da dare luce alle piccole foglie sottostanti.
Conservare la menta: essiccare
Conservare la menta: surgelare
Conservare la salvia
Conservare il basilico
Il timo, la maggiorana, l'origano e la santoreggia si raccolgono in pre-fioritura o in fioritura appena iniziata, tagliando gli steli fioriti e essiccandoli.
Conservare la maggiorana
Conservare il timo
Tutti i fiori da utilizzare per tisane alle erbe si raccolgono in genere durante la tarda primavera e l'inizio dell'estate, scalarmente man mano che che i fiori sbocciano e ovviamente prima che sfioriscano.
Oltre alla ben nota camomilla, raccolta nell'articolo Conservare la camomilla, è possibile raccogliere e essiccare per delle tisane i fiori di arancio, biancospino, basilico cannella, borragine, calendula, gelsomino, issopo, lavanda, malva, meliloto, monarda, rosmarino, tiglio, trifoglio.
Maggiori informazioni: I fiori delle erbe e delle spezie.
E' possibile conservare alcune erbe aromatiche anche sottaceto, come per la Portulaca sott'aceto, o in alternativa preparare l'Aceto alla menta o alle erbe, da filtrare e utilizzare normalmente.
Le foglie dell'alloro si raccolgono durante l'estate, si essiccano all'ombra e si conservano intere.
La liquirizia si raccoglie in piante a partire dal terzo anno di età, durante l'autunno, raccogliendo radice e stoloni da essiccare e conservare, come spiegato nell'articolo coltivare la liquirizia.
Il rabarbaro si raccoglie in genere dal terzo anno di coltivazione, tagliando gli steli alla base della pianta e eliminando le foglie perché tossiche.
La valeriana si raccoglie a partire dal secondo anno, raccogliendo il rizoma per essiccarlo o per il consumo fresco.
Altri link utili:
Conservare il rosmarino
Coltivare le erbe aromatiche
Le spezie
I semi di spezie come coriandolo, aneto, senape, cumino, anice, fieno greco, sesamo e molte altre sono da raccogliere quando i baccelli o gli ombrelli con i semi sono diventati marroni, ma prima che inizino a disperdere i semi naturalmente.
Nel caso di piante utilizzate anche come erbe aromatiche, come nel caso del coriandolo, le foglie cambieranno visibilmente forma e non sono più da raccogliere.
Coltivare e raccogliere le spezie
Coltivare il coriandolo
La citronella si raccoglie durante l'estate e parte dell'autunno, quando gli steli sono grandi abbastanza.
Per il raccolto e la conservazione della paprika valgono le indicazioni date più avanti per peperoni e peperoncini.
Il cartamo si raccoglie scalarmente durante l'estate, quando i petali appassiti si scuriscono per diventare completamente rossi e il colore è all'apice, si essiccano e si usano interi o tritati.
Peperoncini, pomodori e peperoni
Peperoncini, pomodori e peperoni possono essere raccolti e consumati anche verdi, ricordate però che se siete interessati a conservare i semi per scambi o per la contivazione dell'anno prossimo, questi vanno prelevati da frutti ben maturi. Inoltre pomodori e peperoni maturi saranno più dolci e morbidi, i peperoncini maturi saranno più piccanti.
In genere peperoni e peperoncini maturano fino a diventare rossi, ma esistono diverse varietà che da maturi diventano gialli, arancioni, o addirittura bianchi come l'Habanero White o neri come il Pimenta de Neyde.
Il tabasco varia dal giallo all'arancione e finalmente al rosso e varietà ornamentali di peperoncino possono cambiare diverse volte colore prima di arrivare a maturazione, creando un arcobaleno di diverse sfumature di colore sulla stessa pianta.
Per i pomodori esistono varietà come il White Wonder (nella foto) che diventa bianco avorio a maturazione, o addirittura il Green Zebra Stripes o zebrato verde che mantiene striature verdi sull'esterno e polpa verde anche da maturo.
E' consigliabile quindi informarsi sulla varietà coltivata per comprendere quale colore aspettarsi a maturazione.
Link utili:
Conservare i peperoncini
Raccogliere i semi di peperoncino
Raccogliere i semi di pomodoro
Utilizzare i peperoncini verdi
Melanzane e cetrioli
Un discorso a parte va fatto per melanzane e cetrioli, che vanno raccolti non maturi, non appena il frutto smette di ingrossarsi. Lasciati sulla pianta a maturare cambieranno colore e i semi al loro interno matureranno, diventando duri e grossi, e i frutti non saranno più adatti al consumo.
Nella foto una melanzana di varietà bianca, la cui buccia maturando diventa gialla e coriacea, mentre la polpa interna diminuisce in volume fino quasi a scomparire per lasciare posto ai semi.
Un motivo di lasciare questi frutti sulla pianta è raccogliere dei semi maturi per la coltivazione dell'anno successivo: semi prelevati da cetrioli e melanzane raccolti immaturi per il consumo non germoglieranno, così come per pomodori e peperoncini verdi.
Raccogliere le radici
In diversi casi le piante si coltivano per la raccolta delle radici: esempi più ovvi sono le carote e i ravanelli, ma esistono diverse erbe aromatiche e spezie che producono radici (o rizomi) adatte al consumo, come lo zenzero, il rafano, la valeriana o il tarassaco.
Raccogliere la radice equivale a estirpare la pianta, quindi spesso questo raccolto si effettua alla fine del ciclo produttivo. Si deve scegliere inoltre il momento in cui la pianta concentra le sue energie nella radice, in genere durante l'autunno a fine produzione o in alcuni casi nei primi stadi della crescita.
Le radici del coriandolo sono utilizzate come spezia e si raccolgono a fine produzione o in fioritura.
Le radici del tarassaco si raccolgono in autunno quando la pianta ha smesso di fiorire. E' possibile consumerle crude in insalata, un tempo venivano essiccate e tritate come sostitutivo economico del caffè.
Carote, ravanelli e ramolacci sono da raccogliere quando le radici ingrossate emergono leggermente dalla terra, in genere dopo 60 giorni dalla semina per ravanelli e ramolacci, e 80 per le carote.
E' bene non aspettare oltre, o diventeranno coriacei e legnosi.
In caso di condizioni climatiche estreme come il caldo eccessivo, le piante tenderanno a produrre fiori per affrettarsi a riprodursi: in tal caso le radici non si ingrosseranno, è bene cimare gli steli fioriti nel tentativo di ottenere comunque prodotti da raccogliere nonostante il clima avverso.
La pastinaca è una pianta che produce radici simili a carote, dal gusto pungente e colore bianco. La pianta produce numerosi gambi con larghe foglie seghettate, e è da raccogliere quando queste ingialliscono e le radici si sono ingrossate. Maggiori informazioni su coltivazione e consumo di questo vegetale da riscoprire nell'articolo Voglio provare... la pastinaca.
Altri raccolti
I capperi si raccolgono prima della fioritura, la parte che si consuma in cucina sono i boccioli ancora chiusi, da raccogliere scalarmente durante la prima estate.
La verdura da taglio si raccoglie quando le foglie sono grandi abbastanza. E' possibile effettuare un raccolto scalare, oppure il taglio alla base della pianta.
Se la pianta inizia a crescere in altezza e le sue foglie sono distanziate anzichè concentrate in una rosetta, vuol dire che sta andando a seme. In tal caso è bene cimarla o estirparla.
I semi sono l'ultimo raccolto che le piante ci danno, e sono da raccogliere e conservare per la produzione dell'anno successivo. Trovate raccolte diverse informazioni in merito nell'articolo raccolto dei semi.
Autunno e inverno
L'autunno e l'inverno sono comunque ricchi di numerosi prodotti di stagione: piante resistenti che prolungano il loro ciclo produttivo, primizie, vegetali che si sono sviluppati durante l'estate ma sono da raccogliere solo in autunno, come le zucche e le varietà di cavolo, o tutte le piante dalle semine autunnali.
Link utili:
Il raccolto di Ottobre
Il raccolto di Novembre
Il raccolto di Dicembre
Il raccolto di Gennaio
Il raccolto di Febbraio
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