(Ita) Coltivare i peperoncini
July 29, 2009
La coltivazione dei peperoncini è diventata negli ultimi anni un hobby molto diffuso, in Italia e all'estero, che accomuna persone di ogni età. Esistono migliaia di peperoncini differenti per piccantezza, forma, colore, aroma, provenienza, e sempra impossibile resistere alla tentazione di provare sempre specie nuove.
Seguiamo passo per passo la coltivazione dei peperoncini, dalla semina alla conservazione.
1. La semina
Il metodo più diffuso è quello di porre i semi di peperoncino su carta assorbente umida. Questo metodo consente di visualizzare cosa accade al seme, velocizza i tempi di germinazione e riduce lo spazio occupato. E' importante che i semi siano sempre umidi.
Il periodo consigliato per la semina è da dicembre a marzo.
E' possibile usare metodi artificiali per tenere i semi al caldo e accelerare la germinazione: germ-box ipertecnologici, tappetini riscaldanti... o semplicemente porli vicino a un termosifone.
Possibili problemi e soluzioni: i semi non germinano
Spesso il motivo è il più semplice: i semi non sono vitali, e in tal caso non c'è nulla da fare.
A volte però il seme può semplicemente essere un po' vecchio, o richiedere temperature più elevate di altri per germinare.
In caso di semi induriti dal tempo o particolarmente pigri, è possibile tentare metodi alternativi quali la semina in un bicchierino d'acqua anzichè su carta assorbente, o addirittura su una bustina di camomilla usata e aperta.
Una volta che il seme germoglia, si procede normalmente.
Varianti sul tema
Per tutti i metodi citati, è anche possibile aspettare che la radichetta si sia sviluppata completamente, e che i cotiledoni (le prime foglie) siano spuntate prima di trasferire la plantula in terra.
Coltivazione peperoncini, 1: La semina
Scegliere i peperoncini da coltivare:
Database Chili pepper files, schede, dati, e ricette dall'esperienza di coltivazione di Erbe in Cucina.
Photo gallery peperoncini, tutti i peperoncini coltivati, con foto della giovane pianta, del fiore, del frutto immaturo e maturo.
2. Nascita e coltivazione indoor
Una volta spuntata la radichetta, bisogna trasferire il seme in terra in un vasetto, a circa mezzo centimetro di profondità.
Personalmente consiglio di usare vasetti di 7cm di diametro, che occupano più spazio dei bicchierini da caffè ma hanno un maggiore contenuto di terra e permettono un adeguato sviluppo della pianta prima del trapianto a dimora, senza che siano necessari trapianti in vasi di formato intermedio.
E' ovviamente importante usare della terra priva di germi e non esausta. I vasetti dovranno inoltre avere opportuni buchi in basso per evitare ristagni.
Nel giro di pochi giorni vedrete emergere i cotiledoni. Da questo momento in poi, la pianta avrà bisogno di luce oltre che di acqua e calore per crescere.
Varianti sul tema
E' ovviamente possibile seminare i semi direttamente nei vasetti con la terra, innaffiare, esporre al calore e attendere lo spuntare dei cotiledoni.
Vi consiglio di provare un po' di metodi differenti, troverete sicuramente quello che preferite e che meglio si adatta alle vostre esigenze in termini di tempo da dedicare e spazio disponibile, oltre che di attrezzature utilizzate e situazione climatica.
Possibili problemi e soluzioni: cotiledoni imprigionati
A volte i semi sono troppo duri e i cotiledoni vi rimangono incastrati all'interno. In tal caso è necessaria molta pazienza, tirando via il seme è probabile che i cotiledoni vengano strappati.
Tenere un batuffolo di cotone imbevuto d'acqua accostato al seme, coprire con pellicola e provare dopo qualche giorno a togliere il seme.
Tuttavia, anche se i cotiledoni si spezzano, è probabile che la pianta sopravviva comunque.
Se il problema si ripresenta sempre con gli stessi semi, è perchè sono troppo duri: provate la semina in acqua o su una bustina di camomilla, e aspettate che i cotiledoni siano usciti prima di trasferire la pianta in vasetto.
Coltivazione peperoncini, 2: Il problema dei cotiledoni imprigionati
Possibili problemi e soluzioni: piante filate
Se la pianta si presenta filata, ovvero tende a crescere in altezza e la distanza tra le coppie di foglie è troppa, è perchè necessita di maggiore luce.
Spostare in un luogo meglio illuminato, o fornirsi di un neon apposito da accendere di pomeriggio per sopperire alle poche ore di luce del periodo invernale.
Possibili problemi e soluzioni: marciume del colletto
Se la pianta improvvisamente avvizzisce, come se le mancasse l'acqua anche se il terriccio è umido, provate a osservare la base. Se presenta un collarino scuro e consumato, la pianta è soggetta a marciume del colletto, spesso dovuto a un attacco fungino.
La pianta è spesso destinata a morire, tuttavia è possibile un tentativo estremo: estraete la pianta dal vasetto e immergetela in acqua appena tiepida, per lavare bene le radici.
Trapiantate la pianta in un nuovo vasetto, con la parte danneggiata a 1-2 cm di profondità.
Gettate la terra vecchia, per evitare altri contagi. Gettate anche il vasetto precedente, o disinfettatelo con acqua bollente prima di riutilizzarlo.
L'intera operazione va eseguita con un po' di delicatezza: la pianta potrebbe riprendersi nell'arco di poche settimane e svilupparsi normalmente.
3. Il trapianto a dimora
Quando il tempo migliora e le temperature minime salgono sopra i 5-10 gradi, è possibile portare le piante all'esterno, per abituarle gradualmente.
Quando le piante hanno tre o quattro coppie di foglie vere, e prima che inizino a mostrare segni di sofferenza, è opportuno trasferirle in un vaso più grande, preferibilmente nella loro destinazione definitiva.
Usate una terra ricca di sostanze nutritive, arricchita da compost.
Non dimenticate che ogni trapianto rappresenta uno stress per la pianta, che impiega un po' prima di riprendersi e ricominciare a crescere.
Coltivazione peperoncini, 3: Trapiantare i peperoncini
4. La fioritura
I peperoncini iniziano a mostrare il loro splendore: le specie scure con i loro affascinanti colori, i fiori di Baccatum con le pennellate di verde o di giallo, i fiori di Pubescens dall'incredibile tonalità di viola...
Tutti i fiori portano con se' anche la promessa dei frutti che verranno.
Perchè ciò accada, i fiori devono essere impollinati: per questo è necessaria l'azione del vento o degli insetti. Leggete l'articolo erbe aromatiche per attrarre gli insetti impollinatori per scoprire come attrarre api, farfalle, coleotteri, sirfidi nei vostri giardini e terrazzi.
I fiori possono allegare anche indoor, e possono essere aiutati in questo con un pennellino e molta pazienza.
Possibili problemi e soluzioni: cascola dei fiori
La caduta prematura dei fiori è spesso dovuta a troppo caldo: spostate le piante in una posizione più riparata se sono esposte a un sole cocente, o riducete la luce e il calore artificiali.
I fiori tenderanno a cadere senza allegare anche al chiuso, o se la pianta è stata lasciata troppo tempo senza acqua.
Possibili problemi e soluzioni: i parassiti
Questo è il periodo in cui le piante sono più soggette a attacchi parassitari: in primavera le temperature si alzano e l'ambiente umido risveglia afidi, funghi e altri parassiti.
Innanzitutto isolate le piante attaccate per prevenire il contagio dalle altre.
Esistono numerosi insetticidi in commercio, ma e' possibile anche usare metodi alternativi e biologici sulle piante: forse non risolveranno drasticamente il problema come i metodi chimici, ma permetteranno di limitare i danni e portare la pianta in buone condizioni all'estate, quando il sole sarà un valido aiutante contro i parassiti e li vedrete scomparire da soli.
Coltivazione peperoncini, 4: La fioritura: fiori di varie specie a confronto.
5. Allegagione e primi frutti
Una volta che il fiore è fecondato, i petali appassiscono e il frutto inizia a crescere.
Coltivando più piante vicine le api potrebbero ibridare i frutti, impollinando un fiore con del polline proveniente da una pianta diversa: raccogliendo i semi del frutto ibrido potreste avere piante molto diverse da quella di origine. Se volete ottenere semi puri è necessario adottare delle tecniche di isolamento dei fiori.
Coltivazione peperoncini, 5: L'allegagione
Non fate mancare l'acqua e il sole alla pianta, e la natura farà il suo corso.
Varianti sul tema
Anzichè aspettare che maturino, è possibile raccogliere i frutti non maturi per diverse preparazioni: i peperoncini verdi sono più croccanti e meno piccanti, e sono perfetti da preparare sottaceto, saltati, ma anche da essicare.
Coltivazione peperoncini, 6: Peperoncini non maturi
I peperoncini verdi
6. Il raccolto
I peperoncini iniziano a cambiare colore, i primi a maturare causano sempre un po' di emozione... il periodo del raccolto inizia timidamente a giugno, e si protrae fino all'autunno.
Se le condizioni climatiche sono favorevoli, potrete osservare i frutti maturare fino a tutto l'inverno, soprattutto da piante che hanno prodotto poco in estate.
Coltivazione peperoncini, 7: La maturazione, variazioni di colore nei peperoncini di diverse specie che maturano.
Le ricette piccanti su Erbe in Cucina: idee su come utilizzare in cucina molti peperoncini coltivati in casa.
Le ricette piccanti su Il Meglio in Cucina: ricette piccanti da ogni parte del mondo.
7. La conservazione
Presto i peperoncini inizieranno a maturare in tale quantità che non saprete più come consumarli... è il momento di iniziare la conservazione per l'inverno.
Non avete che l'imbarazzo della scelta: essicati, surgelati, sott'aceto, sott'olio... avrete un inverno piccante.
Coltivazione peperoncini, 8: Conservare i peperoncini in ristre, polvere, surgelati.
Conservare e utilizzare i peperoncini: salse piccanti
8. Raccogliere i semi
Quando i frutti maturano, è il tempo di iniziare a pensare all'anno prossimo. I semi si peperoncino si raccolgono molto facilmente, estraendoli dai frutti ben maturi e facendoli essiccare prima di conservarli.
Coltivazione peperoncini, 9: Raccogliere i semi di peperoncino
9. I peperoncini durante l'inverno
Durante l'autunno e con clima favorevole le piante di peperoncini potranno avere una seconda produzione, leggete Produzione autunnale di peperoncini per qualche dettaglio in più.
Il peperoncino non è una pianta annuale: anche se ai nostri climi tenderà a morire durante l'inverno, è possibile farlo sopravvivere per anni.
Vi sono piante più resistenti, che sopravviveranno anche se abbandonate a se stesse.
Per svernare delle piante cui tenete, è bene potarle alla base, e eventualmente portarle in casa, in serra fredda o in un luogo riparato.
Se la pianta non viene potata, continuerà a vegetare e sarà esausta in primavera. Inoltre se portata in ambiente riparato sarà maggiormente soggetta a attacchi di afidi.
In ogni caso, le piante dell'anno prima non sono in anticipo rispetto alle piante seminate quello stesso anno, perchè i tempi di rivegetazione sono paragonabili a quelli di crescita.
Neanche la produzione è sensibilmente differente.
Svernare le piante è tuttavia un buon metodo di risparmiare tempo l'anno prossimo, e soprattutto di conservare piante cui tenete, o difficili da ottenere come tutte le varietà wild o alcuni super piccanti.
Coltivazione peperoncini, 10: La stagione fredda
Un anno fa:
Pasta con pesto di mandorle
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